Alias
L’arte di coltivare fagioli
Intervista Un incontro con l'artista camerunense Bathélémy Toguo che ha aperto nel suo paese la Bandjoun Station, un museo per le opere e un progetto di agricoltura sana per coltivazioni made in Africa
Barthélémy Toguo alla mostra «Ici L'Afrique» – Foto di Manuela De Leonardis
Intervista Un incontro con l'artista camerunense Bathélémy Toguo che ha aperto nel suo paese la Bandjoun Station, un museo per le opere e un progetto di agricoltura sana per coltivazioni made in Africa
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 17 maggio 2014
Manuela De LeonardisGINEVRA
Calpestare cartoni di banane di marche universalmente note, messi a terra a coprire l’intera superficie di una stanza al primo piano dello Château de Penthes, Pregny-Ginevra in occasione della mostra Here Africa/Ici l’Afrique è per Barthélémy Toguo (M’Balmayo, Camerun 1967, vive e lavora tra Parigi, New York e Bandjoun, Camerun) un atto politico. Un modo per porre l’attenzione su ingiustizie e sfruttamento – una moderna forma di schiavitù – subite dai lavoratori delle piantagioni. A far eco, sulle pareti, la serie di acquarelli Judith facing Holophern (2010), in cui la testa umana si ripete, di profilo, vomitando dolore. Su due...