Visioni

L’arte di insegnare e l’esigenza di libertà

L’arte di insegnare e l’esigenza di libertà

Cinema Un ricordo di Gianni Rondolino, scomparso sabato a Torino. L’università, la critica, Godard, Keaton, la Nouvelle Vague, l’ideazione del Festival torinese Cinema giovani oggi Torino film festival

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 12 gennaio 2016
Conobbi Gianni intorno al 1972, nelle auliche sale seicentesche dell’Accademia delle Scienze di Torino, di cui per un periodo fu il segretario, dove ero andato per chiedergli la tesi. Avevo frequentato i suoi primi corsi all’ Università sulle avanguardie storiche. Cominciavo anche a conoscere il suo lavoro degli anni ‘60 nel CUC (il cineclub universitario) e nelle riviste torinesi, «Centrofilm», una serie di quaderni monografici di cui fu direttore, e «Il Nuovo Spettatore Cinematografico», che co-diresse con Paolo Gobetti. Gianni allora era già molto attivo nelle principali associazioni e negli enti di cultura cittadini, dal Centro Gobetti all’Aiace all’Unione Culturale,...

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