Cultura

L’arte è un’irrinunciabile collezione di «mostri»

L’arte è un’irrinunciabile collezione di «mostri»

Saggi Claire Dederer in "Mostri", appena uscito per l’editore Altrecose, piuttosto che intervenire sulla questione spinosa dell’ermeneutica, racconta il dilemma morale dello spettatore alle prese con le terribili biografie degli artisti che ama

Pubblicato 5 mesi faEdizione del 5 luglio 2024
L’autonomia dell’opera d’arte dal suo autore è un principio comune a diverse scuole critiche del Novecento. In Europa, forse, l’apice di tale pensiero fu raggiunto quando Barthes dichiarò provocatoriamente, in un celebre saggio del ‘67, che l’autore era da considerarsi «morto». Certo è che, allontanandoci dal confortevole mondo dell’analisi critica, nell’odierno dibattito pubblico l’autore sembra piuttosto un morto che cammina. D’altronde, siamo nell’epoca dei social, degli scandali e delle notizie clickbait; così, nonostante sia già qualche decennio che la critica d’arte ha seppellito autori e biografie, le notizie dei misfatti del genio ritornano dall’oltretomba e turbano la pacifica fruizione delle...

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