L’arte va riconvertita allo «slow tourism»
Intervista Parla Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, in vista dell'imminente riapertura dopo il lockdown. «Occorrerà interrompere il ciclo vizioso di domanda-offerta, badando più alla qualità e meno ai numeri, che hanno senso se spalmati su tutto l’anno e su un’area più ampia. È inutile proporre itinerari diversi, magari le splendide ville medicee, non meno belle di quelle del Brenta, se poi per arrivarci non ci sono i mezzi pubblici o non sono sufficienti»
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Intervista Parla Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, in vista dell'imminente riapertura dopo il lockdown. «Occorrerà interrompere il ciclo vizioso di domanda-offerta, badando più alla qualità e meno ai numeri, che hanno senso se spalmati su tutto l’anno e su un’area più ampia. È inutile proporre itinerari diversi, magari le splendide ville medicee, non meno belle di quelle del Brenta, se poi per arrivarci non ci sono i mezzi pubblici o non sono sufficienti»