Cultura

L’artista che ossessionava gli altri

L’artista che ossessionava gli altriHenri Rousseau, «L'Enfant à la poupée», 1904

Ritratti Il pittore Rousseau e le sue mille personalità, scrittore per il teatro e musicista, catalizzatore al centro di una comunità stravagante di innovatori

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 5 marzo 2015
Suonava il violino, impartiva lezioni di solfeggio e insegnava arte agli adulti. Frequentava tutte le menti più aperte dell’epoca, aveva ospitato Alfred Jarry nella sua casa (fu lui a trovare quell’epiteto di Doganiere), offriva alla comunità bohémien parigina serate letterarie e si divertiva a scrivere vaudeville per il teatro. Henri Rousseau, oggi al centro della importante mostra a Palazzo Ducale di Venezia (in corso fino al 5 luglio prossimo), in quella Francia frizzante era un personaggio al centro di una comunità stravagante quanto lui, seppure sfoggiando caratteristiche diverse. Fuori confine, in Germania, un pittore del Cavaliere azzurro come Franz Marc...

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