ExtraTerrestre

L’Artwashing ripulisce i musei

Movimenti Grazie a una campagna che coniuga attivismo artistico e ambientalismo, la multinazionale petrolifera Shell non è più sponsor della National Gallery di Londra. Una decisione che fa scuola in altre istituzioni museali europee

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 10 gennaio 2019
Dopo dodici anni, la multinazionale petrolifera anglo-olandese Shell non sarà più tra gli sponsor della National Gallery di Londra. Un risultato ottenuto anche grazie agli artisti e agli attivisti ambientalisti che da anni si stanno mobilitando contro il sostegno finanziario delle grandi corporation del petrolio e del gas nel settore dell’arte e della cultura in generale. «Artwashing» la chiamano: le compagnie fossili sponsorizzano le grandi istituzioni museali di Europa e Stati Uniti per cercare di ripulire la propria reputazione pubblica. «Per una piccola fetta del loro enorme budget in public relations, le multinazionali del gas e del petrolio sono capaci...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi