Alias Domenica

L’arzigogolo del no in un fluviale romanzo epistolare

L’arzigogolo del no in un fluviale romanzo epistolareSebastiano De Albertis, Giuseppe Garibaldi visita Alessandro Manzoni nella sua casa, 1863

Carteggi Scrittura e vocabolari, consulenze linguistiche, pareri richiesti: nei sette decenni traversati dalle «Lettere», ora edite dal Centro Studi Manzoniani, esce di scena la mitologia, entra la storia, e impallidisce l’idea di letteratura come ornamento

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 21 gennaio 2018
Affamato di silenzio e arroccato sulla difensiva, in tante delle sue lettere Alessandro Manzoni si schermisce, rifiuta, depista, mette in pratica eccessi di cortesia che sfociano in gelo e complicatissime cautele. È l’uomo abitato da quello che Mario Pomilio ha chiamato «il mistero stesso d’una sensibilità che non sa estrinsecarsi e rimane compressa in una specie di maldestro pudore». Un Manzoni avverso al calamaio, autore, in quasi ottant’anni, di poco meno di millenovecento lettere (un solo confronto, parlante: di Flaubert, morto a cinquantanove, se ne conoscono circa quattromila). Fatica di scrivere – «poltroneria», autodenuncia lui – ma, soprattutto, rifiuto di...

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