Cultura
«Lascia che il mare entri», un tempo tutto al femminile
Narrativa DeriveApprodi pubblica un romanzo «famigliare» di Barbara Balzerani, che custodisce storie private e collettive. È un dialogo sospeso tra l’autrice stessa, la bisnonna contadina mai conosciuta e una madre operaia
– Jean François Millet «Spigolatrici», 1857
Narrativa DeriveApprodi pubblica un romanzo «famigliare» di Barbara Balzerani, che custodisce storie private e collettive. È un dialogo sospeso tra l’autrice stessa, la bisnonna contadina mai conosciuta e una madre operaia
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 22 febbraio 2014
È possibile raccontare in un centinaio appena di pagine la parabola del Novecento, fissare l’istantanea grondante dolore della sua anima, ricapitolare la somma delle sue promesse e dei suoi tradimenti, le illusioni smaglianti e le delusioni cocenti, la speranza e la ferocia? Ed è possibile farlo guardando la storia dal basso, con gli occhi di chi la ha subìta e sofferta e ne ha pagato i prezzi più salati ma ha anche creduto di potersene rendere protagonista, con la pazienza tenace della fede nel progresso o con l’impazienza furiosa di chi cercava una rivoluzione che restituisse tutto e subito a...