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L’assassinio «preventivo» di ogni pace

L’assassinio «preventivo» di ogni pace

Trump-Netanyahu Il premier israeliano dovrà trattare con Biden, convincerlo a mantenere le sanzioni a Teheran e vendergli il patto di Abramo con le monarchie dl Golfo, esteso dal Medio Oriente al Mar Rosso, al Corno d’Africa, come il più grande obiettivo strategico della coppia Usa-Israele per soffocare l’Iran, limitare la Turchia e frenare l’espansione cinese tra Africa e Medio Oriente

Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 29 novembre 2020
Siamo ormai arrivati all’assassinio «preventivo», con la solita licenza di uccidere incorporata nel Mossad. L’anno si chiude – almeno per il momento – come si era aperto, quando il 3 gennaio gli Usa ammazzarono a Baghdad con un drone il generale iraniano Qassem Soleimani. Con l’uccisione in Iran di Mohsen Fakhrizadeh, definito sui nostri media il «padre dell’atomica iraniana» – una bomba che Teheran non ha mai avuto ma Israele sì – in Occidente si incrociano pericolosamente false notizie come questa, con la politica della terra bruciata intorno alla repubblica islamica voluta da Trump e Netanyahu. In realtà Trump ce...

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