Alias Domenica
László Krasznahorkai, a caccia di bellezza con le scarpe strette
Scrittori ungheresi Situazioni buffe o strazianti, calate da László Krasznahorkai in un turbinio di tasselli numerati secondo la successione di Fibonacci: «Seiobo è discesa quaggiù», ora da Bompiani
László Moholy-Nagy, «The Olly and Dolly sisters», 1925 ca.
Scrittori ungheresi Situazioni buffe o strazianti, calate da László Krasznahorkai in un turbinio di tasselli numerati secondo la successione di Fibonacci: «Seiobo è discesa quaggiù», ora da Bompiani
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 21 novembre 2021
Raffinato tornitore di periodi ipnotici e interminabili che richiedono a chi legge un’attenzione totale, László Krasznahorkai ci ha abituato a romanzi che si snodano come gomitoli, disfacendo pian piano la tensione accumulata. È uno schema che torna con insistenza nelle sue opere principali, da Satantango fino a Guerra e guerra, e che viene tuttavia infranto in Seiobo è discesa quaggiù, eccentrica meraviglia risalente al 2008 e ora proposta da Bompiani nella traduzione fluida di Dóra Várnai (pp. 516, € 25,00). Più che orientarsi verso lo scioglimento finale, questo testo somiglia a una silloge di racconti centrati su un unico motivo,...