Italia
L’aumento dell’Iva, il migliore dei pretesti per far saltare il banco (ed Enrico Letta)
Crisi L'affondo di Silvio Berlusconi affossa definitivamente l'esperienza delle larghe intese, una mossa disperata nel tentativo di passare ancora una volta per l'uomo che non vuole aumentare le tasse. Comincia così la più pesante delle campagne elettorali. Nel frattempo, da martedì nei negozi aumentano i prezzi
Crisi L'affondo di Silvio Berlusconi affossa definitivamente l'esperienza delle larghe intese, una mossa disperata nel tentativo di passare ancora una volta per l'uomo che non vuole aumentare le tasse. Comincia così la più pesante delle campagne elettorali. Nel frattempo, da martedì nei negozi aumentano i prezzi
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 29 settembre 2013
Luca FazioMILANO
Un baro, di solito, è anche un giocatore che si esalta quando al tavolo qualcuno osa alzare la posta. E la posta si chiama Iva, una tassa iniqua perché colpisce tutti allo stesso modo, solletico per i più danarosi, una mazzata per chi non arriva a fine mese. Una tassa spauracchio attorno cui si può agevolmente impostare una campagna elettorale che si annuncia pesantissima. La prossima. Enrico Letta avrebbe dovuto prevedere un azzardo simile: Silvio Berlusconi non aspettava altro che un’occasione come questa per far saltare il governo riproponendosi ancora una volta come l’uomo che mantiene la parola e non...