Politica
L’austerità non paga
Patrimonio Il rapporto annuale di Federculture fotografa il degrado italiano, tagli alla cultura e caduta dei consumi
Il Colosseo chiuso durante le proteste dei lavoratori del settore beni culturali
Patrimonio Il rapporto annuale di Federculture fotografa il degrado italiano, tagli alla cultura e caduta dei consumi
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 2 luglio 2013
Anche chi, fino ad oggi, ha considerato la cultura come il «petrolio italiano», risorsa per l’economia immateriale e consumo fruibile per il turismo e l’intrattenimento delle famiglie, si è arreso davanti alla dura legge dell’austerità. Il rapporto annuale 2013 presentato ieri da Federculture in Campidoglio a Roma è netto nella definizione di un paese ha deciso di sacrificare sull’altare del patto di stabilità europeo la tutela del patrimonio culturale, il sostegno ai musei, alle biblioteche e all’istruzione pubblica. Nel 2013 lo stanziamento per la cultura rappresenta lo 0,2% del Pil, mentre nel 2002 era lo 0,35%. Dal 2008 ad oggi,...