Internazionale

L’autobus delle donne di Al Hoceima sfida gli abusi dello Stato

L’autobus delle donne di Al Hoceima sfida gli abusi dello StatoSit-in a Casablanca per i prigionieri del Rif – Davide Lemmi

Marocco Le storie di Ouda, Halida e delle tante mogli e madri dei prigionieri politici del Rif. Ogni settimana percorrono centinaia di chilometri per far visita ai detenuti

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 29 ottobre 2017
Sulla strada verso Al Hoceima, componiamo per la quarta volta il numero di Ouda. Secondo gli accordi presi, avrebbe dovuto attenderci in stazione. La sera prima si era mostrata disponibile: «Non c’è bisogno di prenotare alberghi, vi ospito a casa mia», ci aveva detto al telefono. Ma in stazione non c’è nessuno. La donna è stata intercettata. Ouda è la moglie di Lahbib Alhannoudi. Da quasi un anno suo marito si trova nel carcere di Oukacha, a Casablanca. Insieme a lui, altre 49 persone accusate di «minare la sicurezza nazionale», manifestando per le strade delle principali città della regione del...

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