Cultura
L’autunno neoliberista dopo l’euforia antiautoritaria
Intervista In Tunisia e Egitto la questione sociale non trova risposta nelle politiche neoliberiste dei nuovi governi. E nell’area crescono le divisioni tra un islam pragmatico e i gruppi salafiti. Parlano Irene Bono e Jean-François Bayart, organizzatori a Torino di una conferenza internazionale sugli esiti politici delle Primavere arabe
La primavera tunisina – foto Reuters
Intervista In Tunisia e Egitto la questione sociale non trova risposta nelle politiche neoliberiste dei nuovi governi. E nell’area crescono le divisioni tra un islam pragmatico e i gruppi salafiti. Parlano Irene Bono e Jean-François Bayart, organizzatori a Torino di una conferenza internazionale sugli esiti politici delle Primavere arabe
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 18 aprile 2013
A distanza di oltre due anni dagli eventi che ci siamo abituati a qualificare come «Primavere arabe» l’affermazione elettorali e non solo dei movimenti islamisti nella regione è spesso considerata come un fallimento o come un’occasione mancata di cambiamento. Jean-François Bayart e Irene Bono, organizzatori della conferenza internazionale Trasformazioni politiche e revival religioso nel mondo arabo che si terrà da oggi al Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino non condividono questa lettura. Per Jean-François Bayart (Cnrs Sciences Po Parigi, attualmente visiting professor a Torino), l’islam non esiste. Esistono solo forze sociali e istituzioni che fanno riferimento alla religione islamica. Gli...