Europa
Lavorare meno, lavorare tutti
«Lavorare meno, lavorare tutti». Che cosa ci dice oggi questo slogan tanto vecchio e tanto attuale, tanto solidale e tanto conflittuale, tanto velleitario e tanto profetico? Molte personalità del passato […]
«Lavorare meno, lavorare tutti». Che cosa ci dice oggi questo slogan tanto vecchio e tanto attuale, tanto solidale e tanto conflittuale, tanto velleitario e tanto profetico? Molte personalità del passato […]
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 22 agosto 2014
«Lavorare meno, lavorare tutti». Che cosa ci dice oggi questo slogan tanto vecchio e tanto attuale, tanto solidale e tanto conflittuale, tanto velleitario e tanto profetico? Molte personalità del passato più o meno prossimo (Keynes, Gorz, Rifkin, Beck) hanno interpretato, con l’ottimismo della ragione, il dinamismo del progresso tecnologico come il deus ex-machina dell’inevitabile processo di liberazione dell’uomo, della sua liberazione dal lavoro. Alla riduzione della fatica per i singoli si accompagnerebbe una distribuzione del reddito più giusta ed equilibrata. Quell’affermazione ci dice che è realistico pensare a una riorganizzazione più equa della società che distribuisca a tutti i frutti...