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Lavoro in carcere. Il prezzo del riscatto
Fuoriluogo La parola chiave è «domani»: prima lavorare gratis, poi, chissà. Intanto, spazi e manodopera gratis: e lo chiamano libero mercato. Il carcere è fabbrica ma chi ci vive non ha riconosciute la dignità e le prerogative del lavoratore
Fuoriluogo La parola chiave è «domani»: prima lavorare gratis, poi, chissà. Intanto, spazi e manodopera gratis: e lo chiamano libero mercato. Il carcere è fabbrica ma chi ci vive non ha riconosciute la dignità e le prerogative del lavoratore
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 5 giugno 2019
«Viaggio nelle carceri»: così si chiama il programma di visite deciso dai giudici della Corte costituzionale per illustrare ai reclusi principi e lettera della Carta. Un fatto storico, di grande significato e sollecitazione, coerente e richiamante il giuramento che fecero i padri costituenti, che la detenzione avevano dovuto personalmente patire durante il fascismo: «Mai più un carcere cimitero dei vivi». Una promessa certo sentita e sincera, ma in seguito tradita dalle scelte, o dall’indifferenza, di chi, governando il paese, quella Costituzione è stato chiamato a implementare, nonché da una «ontologica» resistenza del sistema alla sua umanizzazione. In causa non vi...