Economia
L’avvocato della Corte Ue: «L’Italia può recuperare l’Ici non pagato dalla Chiesa»
La querelle infinita L'arretrato, stimato dall'Anci, si aggira intorno ai 5 miliardi di euro. Ora si attende la sentenza dei giudici
/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2012/11/12/10desk riapertura vaticano 94265
La querelle infinita L'arretrato, stimato dall'Anci, si aggira intorno ai 5 miliardi di euro. Ora si attende la sentenza dei giudici
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 12 aprile 2018
La tribolata vicenda dell’esenzione Ici per la Chiesa si arricchisce di un nuovo capitolo, che riaccende le speranze di quanti vorrebbero che il Vaticano paghi la tassa come tutti gli altri. Fino a oggi, grazie a una decisione della Commissione Ue e una sentenza della Corte di Giustizia Ue, la Chiesa è riuscita a risparmiarsi i 4-5 miliardi di euro stimati dall’Anci, perché nonostante l’esenzione sia stata dichiarata aiuto di Stato illegale, è stata riconosciuta all’Italia l’impossibilità di stimare l’importo esatto da recuperare. Ieri una prima svolta, seppure ancora non decisiva: l’avvocato generale della Corte di Giustizia Ue, il belga...