Politica
Lazio e Lombardia, le regole dell’astensione
Regionali Indagini demoscopiche, ma anche il quadro politico e le analisi dei trend e delle cause strutturali non lasciano dubbi: voteranno in pochi. Si prevede che quasi un elettore su due resti a casa al Centro, al Nord può andare un po' meglio. Valbruzzi, Università di Napoli: «Ci sarà una mobilitazione asimmetrica, sarà più punito il centro sinistra che è diviso»
In un seggio elettorale – Ansa
Regionali Indagini demoscopiche, ma anche il quadro politico e le analisi dei trend e delle cause strutturali non lasciano dubbi: voteranno in pochi. Si prevede che quasi un elettore su due resti a casa al Centro, al Nord può andare un po' meglio. Valbruzzi, Università di Napoli: «Ci sarà una mobilitazione asimmetrica, sarà più punito il centro sinistra che è diviso»
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 12 febbraio 2023
È molto improbabile che il previsto vincitore delle elezioni regionali di oggi e domani possa deludere. Tutte le previsioni infatti convergono: gli astensionisti saranno il primo partito sia nel Lazio che in Lombardia. Un elettore su due, o poco meno, non andrà a votare nel Lazio, dove le stime di affluenza arrivano al massimo al 53%. Forse un po’ meglio potrebbe andare in Lombardia dove l’affluenza potrebbe raggiungere il 60%, ma è un “ottimismo” che non tutti gli istituti condividono. Ricorda Marco Valbruzzi, politologo dell’Università Federico II di Napoli, che «il calo dell’affluenza è una tendenza di lungo periodo per...