Visioni
Le antiche fonti libertarie di Alan Stivell
Musica Un disco - «Human-Kelt» - e un tour italiano al via il 21 marzo da Roma per l’arpista bretone. «Ho sempre saputo di proporre qualcosa di alternativo, e sono felice di aver avuto anche un pubblico con numeri grandi, per il mio stile»
Alan Stivell – foto di Gael Kerbaol
Musica Un disco - «Human-Kelt» - e un tour italiano al via il 21 marzo da Roma per l’arpista bretone. «Ho sempre saputo di proporre qualcosa di alternativo, e sono felice di aver avuto anche un pubblico con numeri grandi, per il mio stile»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 8 marzo 2019
Oltre sessant’anni fa un ragazzino bretone minuto e già virtuoso del pianoforte e dell’arpa ricevette in dono dal padre, liutaio appassionato a tempo perso, uno strumento che si era perso nei secoli, ricostruito utilizzando antichi disegni trovati nei codici: l’arpa celtica dei bretoni. Era il 1953. Quello strumento tintinnante e un po’ fatato diventò negli anni ’70 il simbolo della rinascenza di un’intera cultura, quella bretone, con un significato esattamente opposto alle meschinità sovraniste e campanilistiche di oggi: una «piccola nazione» riscoperta come cuore e simbolo di una rete di comunità libere. Il ragazzo di cognome faceva Kozh Stivelloù,che vuol...