Cultura

Le app che fanno movimento

Le app che fanno movimento/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2014/05/29/30cultura twitter app reuters 855110 – Foto Reuters

Codici aperti Quando il virtuale incontra la strada. Sono software che possono essere usati per sfuggire alle forme di controllo della Rete e per coordinare le mobilitazioni di piazza

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 30 maggio 2014
1999. Esplode il movimento di Seattle. Migliaia di attivisti si muovono veloci tra le barricate in fiamme nelle strade di Praga, Nizza e Genova, e maturano presto una consapevolezza: perché un altro mondo sia davvero possibile, è indispensabile per i movimenti sociali farsi media. Dal basso prende il via una straordinaria stagione di sperimentazione tecnologica: nasce Indymedia, prototipo ante litteram del web 2.0; si diffondono servizi e-mail orientati alla tutela della privacy – Riseup negli Stati Uniti, Autistici/Inventati in Italia – frutto dell’intuizione di chi già intravede nelle maglie della rete una soffocante stretta securitaria; e, molto prima che YouTube...

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