Europa

Le associazioni: «Illegali gli hot spot e i respingimenti differiti»

Le associazioni: «Illegali gli hot spot e i respingimenti differiti»

Pochi interpreti, discriminazioni in base alla nazionalità: la denuncia delle ong del Tavolo asilo Luigi Manconi, Filippo Miraglia e Christopher Hein in conferenza stampa al Senato chiedono al governo investimenti per l'accoglienza e rispetto dei diritti umani

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 2 marzo 2016
«Cerchi lavoro?», è la domanda trabocchetto. L’immigrato appena salvato dal barcone deve barrare in fretta il foglio precompilato con le domande, scritto in italiano, letto in fretta in italiano da un funzionario di polizia, con qualche breve tentativo di spiegazione, soprattutto su quella domanda esiziale. Nessuno o quasi dice di no, non vuole protezione gratis, pane senza lavoro. E via, classificato come «migrante economico», anche se la categoria non esiste in nessuna legge e anzi una circolare del Viminale vieta alla polizia espressamente di operare questo supposto discrimine per escludere dalla procedura per lo status di rifugiato. Secondo le associazioni...

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