Visioni

Le avanguardie jugoslave e il film come gesto politico

Le avanguardie jugoslave e il film come gesto politico

Cinema Al Festival I Mille Occhi di Trieste la sezione «Castelli di sabbia» ripercorre la storia del cinema «underground» serbo e croato

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 23 settembre 2017
Il cinema poteva essere considerato alla stregua di un nutrimento o di una medicina, un antibiotico – come lo intendeva Ivan Martinac, figura eminente e poliedrica dell’avanguardia croata degli anni ’60 – da somministrare «solo a chi ne ha bisogno e da proibire a chi non ne sente la necessità». Oppure (parzialmente) negato, almeno nella sua accezione di racconto borghese, quale espressione decadente del capitalismo, secondo la teoria dell’«antifilm» su cui si andava dibattendo nel cenacolo di Mihovil Pansini, medico e cineasta amatore, fondatore nel 1962 del Genre Film Festival che riuniva ogni due anni a Zagabria cineasti sperimentali prevalentemente...

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