Cultura

Le «avanguardie nemiche del presente» fra esperienza politica e personale

Le «avanguardie nemiche del presente» fra esperienza politica e personaleGenova anni ’70, foto di Giorgio Moroni (archiviomovimenti.org)

Indagini «Gli autonomi. Autonomia operaia a Genova e in Liguria. Parte prima (1973-1980)», a cura di Roberto Demontis e Giorgio Moroni, per DeriveApprodi. Dal volume esce ridimensionato lo stereotipo di Genova «città delle Br» e ne escono esaltate le tante piccole «controsfere pubbliche» (Carmine, Cas di Sampierdarena, Libreria di Porta Soprana, Collettivo di Balbi) che pure fra errori e ingenuità provarono a far sentire la voce dell’«altra società», delle periferie, dei tanti «non garantiti»

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 8 giugno 2021
Leggere Gli autonomi. Autonomia operaia a Genova e in Liguria. Parte prima (1973-1980), a cura di Roberto Demontis e Giorgio Moroni (DeriveApprodi, pp. 338, euro 20) è stato facile. Più difficile è parlarne, sperando di non essere troppo influenzato dall’amicizia che da una vita mi lega a Moroni e ad altri autori del volume. Classe 1951, mio formidabile compagno di banco del liceo, leader potoppista e autonomo, cofondatore dell’Archivio dei Movimenti, Moroni è ancora oggi più che mai sulla breccia come supermanager del settore assicurativo. Il suo «co-cospiratore» Roberto Demontis, classe 1960, è stato invece un giovanissimo militante dell’Autonomia operaia,...

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