Le azzurre affondano con la Svezia
Mondiali di calcio femminile Ora c’è da riannodare il filo e pensare all’obiettivo finale: per l’Italia non è ancora andato perduto il sogno di accedere agli ottavi di finale
Mondiali di calcio femminile Ora c’è da riannodare il filo e pensare all’obiettivo finale: per l’Italia non è ancora andato perduto il sogno di accedere agli ottavi di finale
Quaranta minuti di resistenza e di qualità, poi la resa che fa male. Il passivo è stato pesante (5-0) per la nazionale italiana femminile contro la Svezia ai Mondiali in corso in Australia e Nuova Zelanda. La forza, l’esperienza, il tonnellaggio era decisamente a favore delle scandinave, che si trovano al terzo posto del ranking mondiale.
L’esibizione di potenza delle svedesi al Wellington Stadium è stata evidente soprattutto sui calci piazzati: due dei primi tre gol sono stati segnati di testa su calcio a fermo, così come il quarto, nel primo minuto di recupero della prima frazione di gioco. L’ultimo è stato segnato invece in contropiede, sempre nel recupero. La Svezia insomma era favorita. Eppure l’Italia, prima della serie di reti delle svedesi, aveva disputato un buon primo tempo, ma il pessimo finale ha rovinato tutto.
La squadra di Bertolini ha tenuto a lungo il pallino del gioco, mettendo in difficoltà più di una volta le avversarie. Ora c’è da riannodare il filo e pensare all’obiettivo finale: per l’Italia non è ancora andato perduto il sogno di accedere agli ottavi di finale della competizione ma non dovranno, per quanto sia possibile, restare scorie nel motore e nelle mente delle azzurre, che a fine gara si sono raccolte in mezzo al campo con il commissario tecnico Bertolini.
Il sogno è ancora davanti agli occhi, nonostante la manita subita dalla Svezia. Ora si passa attraverso il Sudafrica, mercoledì mattina, alle 9, potrebbe bastare anche un pari, mentre la Svezia – confermatasi una delle favorite per il successo finale del torneo, evoluzione fisiologica di un movimento calcistico che tutela il calcio femminile da decenni – non dovrebbe concedere strada all’Argentina, battuta dalle azzurre nella partita d’esordio.
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