Internazionale

Le braccia aperte di Shatila

Le braccia aperte di ShatilaNel campo profughi di Shatila a Beirut – Michele Giorgio

Reportage Il campo profughi palestinese a Beirut, già sovraffollato, ospita oggi migliaia di rifugiati dalla Siria. La miseria è estrema, ma a mettere una pezza ci pensano le organizzazioni locali

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 11 gennaio 2017
Michele GiorgioSHATILA (BEIRUT)
La finestra dell’ufficio di Abu Mujahed nel Children and Youth Center (CYC) affaccia su un cortile rettangolare delimitato da edifici fatiscenti. Su uno di essi, quello un po’ più alto, dominano i poster con i volti dei tre leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina. LE IMMAGINI DICONO che questo angolo del campo profughi di Shatila, alla periferia sud di Beirut, ospita associazioni e strutture della sinistra palestinese. O forse era così fino a qualche anno fa. Tante cose sono cambiate qui, in Libano, nella regione. E molte altre sono rimaste le stesse in questo minuscolo campo palestinese...

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