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Le chances di Majdan e il potere degli oligarchi
Contrariamente alle vulgate oleografiche dei sussidiari su tablet, le rivoluzioni sono fiori fragilissimi per quello che di più autenticamente nuovo contengono: spesso nella foga dei combattimenti per la sopravvivenza e […]
Contrariamente alle vulgate oleografiche dei sussidiari su tablet, le rivoluzioni sono fiori fragilissimi per quello che di più autenticamente nuovo contengono: spesso nella foga dei combattimenti per la sopravvivenza e […]
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 6 marzo 2014
Contrariamente alle vulgate oleografiche dei sussidiari su tablet, le rivoluzioni sono fiori fragilissimi per quello che di più autenticamente nuovo contengono: spesso nella foga dei combattimenti per la sopravvivenza e nella spietata giostra guidata solo dalla brama di potere, i valori più importanti vengono sotterrati velocemente. Riaffiorano a volte dopo molti decenni, come fiumi carsici, dimostrando che le rivoluzioni hanno una storia lunga. C’è veramente qualcuno che pensa che, per esempio, le rivoluzioni protestante, americana, francese, sovietica, cinese, cubana ed iraniana abbiano dato subito i frutti concreti migliori delle loro idealità, spesso così diverse dai modelli precostituiti? Obama, il ’68,...