Internazionale

Le chiacchiere di Renzi nel deserto libico

Le chiacchiere di Renzi nel deserto libico

Libia/Italia Il retaggio del passato coloniale riemerge di tanto in tanto. Ed a fargli eco qualche giorno fa le parole dell’Ammiraglio Credendino, fortemente voluto da Roma a capo di Euronavfor Med sull’uso della forza letale da parte delle forze dislocate in mare, e qualche settimana fa la notizia - smentita ovviamente dagli alti comandi della Difesa - di un’incursione di forze speciali italiane che avrebbe portato all’uccisione di un capo-scafista.

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 3 novembre 2015
L’accusa rivolta dal governo di Tobruk all’Italia su un possibile sconfinamento – ritualmente smentito dal ministero della Difesa – in acque territoriali libiche di tre navi partecipanti alla missione navale Euronavfor Med è solo la punta di iceberg di una situazione ad alto rischio. Una congiuntura nella quale il protagonismo «verbale» e non solo nel governo italiano rischia di compromettere le tenui possibilità di riuscita del piano di Bernardino Leon in un quadro nel quale il susseguirsi di episodi di violenza farebbe saltare ogni ipotesi di transizione politica nel paese. L’ormai ex inviato speciale delle Nazioni unite per la Libia...

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