ExtraTerrestre

Le città del futuro tornano a correre sui binari del tram

Mobilità Già operativo alla fine del 1800, il mezzo elettrico non inquinante fu smantellato per fare posto alle automobili. In Italia è tornato nelle città negli ultimi 30 anni

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 16 luglio 2020
Traam, nel dialetto basso sassone voleva dire «trave». L’ingegnere britannico Outram preferiva questo termine sassone, piuttosto che il corretto inglese bearn, per chiamare quel nuovo sistema di trasporto di sua invenzione. Era un piccolo omaggio al suo cognome (Outram). Da allora nella storia e in quasi tutto il mondo fu chiamato «tram». Eravamo alla fine del XIII secolo. A quell’epoca i tram erano vetture trainate da cavalli, poi da motori a vapore, che viaggiavano su binari. Solitamente le carrozze erano aperte d’estate o chiuse per l’inverno. Le prime vetture tranviarie avevano panconi lunghi o trasversali con un corridoio centrale. In...

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