Politica
Le convergenze parallele del Nazareno
Legge elettorale No ai diktat, sì al confronto. Berlusconi tranquillizza i ribelli azzurri, ma senza rompere. Il premier dice di non voler perdere tempo ma il senato procede con calma. E’ la festa della democristianità
Paolo Romani, Silvio Berlusconi e Renato Brunetta – Foto Eidon
Legge elettorale No ai diktat, sì al confronto. Berlusconi tranquillizza i ribelli azzurri, ma senza rompere. Il premier dice di non voler perdere tempo ma il senato procede con calma. E’ la festa della democristianità
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 12 novembre 2014
Una politica nuova così vecchia non s’era mai vista. Nell’arco di 24 ore si è consumata una sagra versione kolossal della peggior tattica, dei giochi delle parti, delle schermaglie democristiane. Nella notte tra lunedì e martedì Matteo Renzi ha completamente rovesciato il suo schema di gioco. Se finora l’asse sulle riforme era stato quello del Nazareno, e chi si vuole aggregare faccia pure, ora il perno è la maggioranza, e sta a Fi decidere cosa vuol fare. Dal vertice notturno esce quindi una legge ritagliata sugli interessi dei vari partiti e sottopartiti della maggioranza: premio alla lista per chi supera...