Visioni

Le dita di Arcadi Volodos capaci di rendere il tocco dell’imprevedibilità

Le dita di Arcadi Volodos capaci di rendere il tocco dell’imprevedibilitàArcadi Volodos durante il concerto a Santa Cecilia

Concerti A Santa Cecilia, il recital del grande pianista russo, che ha suonato pezzi di Skrjabin e la D. 845 di Schubert

Pubblicato 11 mesi faEdizione del 12 gennaio 2024
Schubert e Skrjabin vivono entrambi l’esperienza di chiudere con la loro musica un secolo e aprirne un altro. Sarà per questo che Arkadi Volodos ha voluto farceli ascoltare, a Santa Cecilia, l’uno dopo l’altro e cominciando proprio dal più recente, Skrjabin. Una lunga carrellata per tutta la sua opera, dagli inizi di fine Ottocento, alle esperienze del primo Novecento che precedono la Guerra Mondiale e la Rivoluzione Russa. SCHUBERT È DI FATTO un contemporaneo di Beethoven, anche se essendo più giovane di 27 anni è di una generazione successiva. Pur partendo dalle stesse esperienze musicali, è sorprendente come s’incamminasse per...

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