Alias Domenica
Le domande delle rovine
Un'intervista all'archeologo Alain Schnapp Nella sua «Histoire universelle des ruines» (Seuil), il tema viene sviscerato (secondo il metodo comparatistico che rimonta a Vernant e Vidal-Nacquet) in tutte le sue ambivalenze ideologiche. «La nostra maniera di intendere le rovine viene da un modello definito nelle antiche civiltà mediorientali»
Gli allineamenti di Carnac nella Bretagna del Sud, tra i complessi megalitici più estesi al mondo
Un'intervista all'archeologo Alain Schnapp Nella sua «Histoire universelle des ruines» (Seuil), il tema viene sviscerato (secondo il metodo comparatistico che rimonta a Vernant e Vidal-Nacquet) in tutte le sue ambivalenze ideologiche. «La nostra maniera di intendere le rovine viene da un modello definito nelle antiche civiltà mediorientali»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 luglio 2021
Alain Schnapp «Mi sono sempre chiesto perché ci siano delle persone che mostrano interesse per le rovine», dice Alain Schnapp, archeologo e professore emerito dell’Università Paris 1 Panthéon Sorbonne, specializzato in territori e città del mondo greco antico nonché in Iconografia. In occasione della recente pubblicazione del volume Une histoire universelle des ruines Des origines aux Lumières (Seuil, pp. 774, euro 49,00), abbiamo conversato con Schnapp per approfondire il senso di una ricerca sviluppatasi durante quindici anni e volta a comprendere il legame tra memoria collettiva, oggetti e monumenti del passato. Quest’opera magistrale, che si colloca in una dimensione filosofica,...