Le fonti occulte del Tg3
Secondo il presidente del Consiglio Letta «non esiste un piano B». Per il Tg3 invece non esiste «il manifesto». È singolare l’informazione televisiva, i telegiornali più lontani dal nostro modo […]
Secondo il presidente del Consiglio Letta «non esiste un piano B». Per il Tg3 invece non esiste «il manifesto». È singolare l’informazione televisiva, i telegiornali più lontani dal nostro modo […]
Secondo il presidente del Consiglio Letta «non esiste un piano B». Per il Tg3 invece non esiste «il manifesto». È singolare l’informazione televisiva, i telegiornali più lontani dal nostro modo di pensare, come il Tg1 e il Tg2, danno correttamente la dichiarazione del premier, riferita ieri dal manifesto, dove appunto Enrico Letta spiega che «non esiste un piano B» e che il suo governo va avanti. Invece il Tg3, che in teoria è di sinistra, riporta la dichiarazione del presidente del consiglio evitando accuratamente di citare il nostro giornale. A questa esclusione del manifesto negli spazi informativi del servizio pubblico siamo abituati dai tempi della Prima e della Seconda Repubblica.
Ma il vento è cambiato e vorremmo, come qualsiasi altra testata, non essere discriminati quando diventiamo fonte di notizia. Se poi prendiamo in considerazione il pluralismo delle opinioni, la nostra – che è forse l’unica né di partito né grillina – viene troppo spesso oscurata. Come ha fatto questa volta il Tg3.
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