Politica
Le idee molto anni ’80 della «sondaggiocrazia» lucidate da Casaleggio
Negli ambienti della consulenza soft milanese di fine anni Ottanta girava la bella trovata della cosiddetta «democrazia telematica»: basta con le discussioni inutili nelle sedi istituzionali preposte alle decisioni pubbliche, […]
Negli ambienti della consulenza soft milanese di fine anni Ottanta girava la bella trovata della cosiddetta «democrazia telematica»: basta con le discussioni inutili nelle sedi istituzionali preposte alle decisioni pubbliche, […]
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 25 giugno 2013
Negli ambienti della consulenza soft milanese di fine anni Ottanta girava la bella trovata della cosiddetta «democrazia telematica»: basta con le discussioni inutili nelle sedi istituzionali preposte alle decisioni pubbliche, molto meglio ricorrere ai sondaggi che in tempo reale stabiliscono la prevalenza delle opinioni su qualsivoglia problema. I boss delle società di indagini demoscopiche ne erano entusiasti, visto che trovate di tal genere avrebbero assicurato inimmaginabili incrementi ai loro business. Difatti si aveva un bel far presente che la prospettata «sondaggiocrazia» comportava l’assurda conseguenza di rettifiche quotidiane (o magari orarie) alla linea politica di qualsivoglia istituzione; producendo effetti tra lo...