Cultura
Le idee sulla morte di una signora della conversazione
ANTICIPAZIONI Un estratto da «Lettere sugli scritti e il carattere di Jean-Jacques Rousseau. Riflessioni sul suicidio», a cura di Livio Ghersi, traduzione di Andrea Inzerillo per Bibliosofica. La prima traduzione italiana di una meditazione del 1813, a 250 anni dalla nascita della scrittrice
Marie Eléonore Godefroid, Ritratto di Madame de Staël
ANTICIPAZIONI Un estratto da «Lettere sugli scritti e il carattere di Jean-Jacques Rousseau. Riflessioni sul suicidio», a cura di Livio Ghersi, traduzione di Andrea Inzerillo per Bibliosofica. La prima traduzione italiana di una meditazione del 1813, a 250 anni dalla nascita della scrittrice
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 31 marzo 2016
Bisogna scrivere per gli infelici; chi possiede le prosperità di questo mondo ha già la propria esperienza per istruirsi, e per costui le idee generali, di qualsiasi argomento, non sono altro che tempo perso. Non è così per coloro che soffrono: la riflessione è il loro rifugio più sicuro, ed esclusi per malasorte dalle distrazioni della società possono esaminare sé stessi e cercare, come un malato che si rigira in un letto di dolore, la posizione meno dolorosa. È l’eccesso d’infelicità a far nascere il pensiero del suicidio, e una tale questione, che ha a che fare con l’organizzazione morale...