Cultura
Le immagini dell’assoluto
MOSTRE Gli scatti di Robert Capa in mostra al Museo Civico di Bassano del Grappa. Quelli di Werner Bischof alla Casa dei Tre Oci di Venezia. Fuoriclasse del fotogiornalismo, vicini anche nella tragica sorte
«Children playing in the snow», Hankou, China, March 1938 © Robert Capa © International Center of Photography Magnum Photos
MOSTRE Gli scatti di Robert Capa in mostra al Museo Civico di Bassano del Grappa. Quelli di Werner Bischof alla Casa dei Tre Oci di Venezia. Fuoriclasse del fotogiornalismo, vicini anche nella tragica sorte
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 24 settembre 2017
Vent’anni e poco più. Veloci, intensi, fragili ma pur sempre vent’anni: solo un respiro nel magma della storia. Paradossalmente la velocità che abbraccia il segmento temporale 1932/34-1954 è – ossimoro permettendo – lenta o rallentata se paragonata ai ritmi convulsi della nostra contemporaneità. Non è solo la professione del fotoreporter ad essere cambiata in questa parentesi cronologica e, con essa il modo di scattare, ma anche quello di viaggiare, attraversare continenti, nutrire l’ansia di avventura e conoscenza veicolando un messaggio di presunta veridicità. Quanto alla relazione (possibilmente) empatica tra fotografo e soggetto quella no, non è cambiata. Certo, dipende sempre...