Internazionale
Le incognite della terza rivoluzione sudanese
Scusate il ritardo Oltre 8 mesi di mobilitazione per liberarsi di Omar al Bashir e resistere al colpo di mano dei militari. La società civile e le donne in prima linea. Ma ora preoccupa la solerzia del governo di transizione rispetto ai diktat della Casa bianca
Khartoum, 23 aprile 2019 – Ap
Scusate il ritardo Oltre 8 mesi di mobilitazione per liberarsi di Omar al Bashir e resistere al colpo di mano dei militari. La società civile e le donne in prima linea. Ma ora preoccupa la solerzia del governo di transizione rispetto ai diktat della Casa bianca
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 26 gennaio 2021
Infine venne il Sudan. Come un treno a lunga percorrenza che si è riempito a dismisura solo nell’ultimo tratto, quando aveva già accumulato alcuni anni di ritardo. Troppo tardi per il celebre cantante Mohammed Wardi, che aveva segnato con la sua voce mobilitante sia l’”Ottobre verde”, la rivoluzione innescata nel 1964 dagli universitari di Khartoum contro il regime militare di Ibrahim Abboud, sia la rivolta popolare del 1985 che rovescerà Jafa’ar Nimeri. Scomparso nel 2012, si è perso un altro momento storico in cui la musica, a cominciare dalla sua, ha avuto un ruolo non complementare.Se non come i versi di...