Politica

Le indagini dell’antimafia toscana squassano la Regione

Le indagini dell’antimafia toscana squassano la RegioneIl governatore toscano Eugenio Giani

Inchiesta Dda Le intercettazioni sulle infiltrazioni della 'ndrangheta, con i vertici dell'Associazione conciatori di Santa Croce sull'Arno che aiutano questo o quell'esponente politico, in cambio di “attenzione” per le questioni legate alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti tossici, continuano a terremotare palazzo Strozzi Sacrati. Il governatore Giani licenzia il capo di gabinetto Ledo Gori, indagato per corruzione

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 20 aprile 2021
Non accennano a fermarsi le scosse telluriche provocate dall’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana. Le attività criminali dei referenti della cosca Gallace spaziavano dal traffico di droga al controllo dei lavori stradali, fino allo smaltimento illecito dei rifiuti delle concerie del Comprensorio del cuoio. E su questo versante delle indagini le intercettazioni dei carabinieri Forestali, del Ros e del Noe fanno tremare il principale palazzo toscano della politica, quello della Regione. Perché lo spaccato che emerge, con i vertici dell’Associazione conciatori di Santa Croce sull’Arno che aiutano questo o quell’esponente politico, in cambio di “attenzione”...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi