Internazionale

Le ineguaglianze sociali negative per la crescita

Rapporto Ocse Negli ultimi trent'anni, ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri nei paesi industrializzati. La divergenza pesa sulla crescita. Poco per volta si sgretolano le certezze neo-liberiste e torna al centro dell'economia l'interesse per il capitale umano. Troppa povertà nelle classi medie compromette le possibilità di istruzione, limitando mobilità sociale e professionale

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 10 dicembre 2014
Mai, da trent’anni a questa parte, le ineguaglianze tra ricchi e poveri sono state cosi’ ampie nei paesi più industrializzati. La crisi ha accentuato le differenze, rendendo più ricchi i ricchi, ma soprattutto più poveri i più poveri, trascinando nella caduta il 40%, appartenenti alle categorie più sfavorite. Queste ineguaglianze crescenti hanno frenato la crescita potenziale: in 25 anni, la divergenza è costata per esempio 9 punti di crescita in Gran Bretagna e 7 punti in Italia. A questa conclusione arriva l’ultimo rapporto pubblicato dall’Ocse (l’organizzazione che raggruppa i 34 paesi più ricchi al mondo), redatto dall’economista della banca d’Italia...

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