Italia

Le inevitabili manganellate umanitarie nella città della giunta arancione

Le inevitabili manganellate umanitarie nella città della giunta arancione/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/07/23/clava

Milano Il centro sociale Zam, nel cuore del quartiere Ticinese, ieri è stato sgomberato dalla polizia che si è distinta nella solita e inutile prova di forza contro ragazzi e ragazze a mani nude. Un epilogo segnato dopo che la magistratura aveva ordinato lo sgombero perché un'ala dell'ex scuola, di proprietà del Comune, è pericolante. Peccato che proprio in questi giorni la giunta Pisapia avesse invitato diverse realtà a confrontarsi sul tema degli spazi. Un piccolo fallimento per tutti e non c'è rimpallo delle responsabilità che tenga. A settembre, Zam si troverà una nuova casa. Anzi, tre

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 24 luglio 2014
Per non offendere nessuno, sgomberiamo il campo dall’equivoco. Le manganellate che ieri sono sfuggite di mano alla giunta Pisapia e che hanno segnato alcune giovani teste schierate in difesa del centro sociale Zam, quelle sono solo manganellate umanitarie. E quei lividi sanguinanti (quattro feriti, e vari contusi picchiati da poliziotti sempre troppo nervosi) forse non sono altro che ruvidi inviti a sedersi al “tavolo” della trattativa. E che sarà mai? Deve essere così se dopo il consueto lavoretto di forza il Comune di Milano ha beatamente rilanciato il suo tavolo del confronto (e meno male che non si è fatto...

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