Cultura
Le infinite metamorfosi dell’aristocrazia
Scaffale «Storia di un’élite. La nobiltà italiana dal Risorgimento agli anni Sessanta» di Maria Malatesta, per Einaudi
Scaffale «Storia di un’élite. La nobiltà italiana dal Risorgimento agli anni Sessanta» di Maria Malatesta, per Einaudi
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 30 luglio 2022
Segno e simbolo inequivocabile di un passato che si vorrebbe trascorso per sempre e che invece potrebbe conoscere anche un nuovo futuro, il corpo aristocratico, e con esso gli ordini di ceto, di istituzione e di governo, nonché il nobilato che si accompagna a essi, designano, circoscrivono e perimetrano l’idea di una società intesa come immobile o comunque caratterizzata dalla permanenza e dalla continuità. In origine, se era aristocratico il «comando del migliore», dove poche persone governavano per proprie presunte qualità un’intera comunità, senza essere sottoposte al vaglio critico delle loro decisioni, il nobile, considerato tale per nascita o investitura...