Internazionale

Le innovazioni internazionaliste

Le innovazioni internazionaliste

A Cuba, maestri in scienza, biologia, ecologia Dopo il crollo dell’Urss e del suo sostegno, in piena carestia energetica l’isola «sperimenta, primo paese al mondo, un’economia post-petrolifera»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 8 gennaio 2019
Magro come tutti gli altri, occhiali severi riparati con il nastro adesivo, l’ingegnere cubano di Zaragoza era l’emblema di una situazione «speciale». Febbraio 1993: Cuba, rivoluzionaria poco più che trentenne, si presentava a un gruppo di europei «solidali», in visita. L’ingegnere spiegava la coltivazione della nutriente alga spirulina platensis (da allora, il commercio equo italiano la importa con regolarità). Stuoli di ricercatori lavoravano all’uso medico d energetico dei sottoprodotti della canna da zucchero. Le farmacie spartane esibivano medicine a base di erbe. Come scriveva la rivista italiana Capitalismo natura socialismo, la rivoluzione cubana era un laboratorio di innovazione. Un obbligo...

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