Visioni
Le invenzioni del cinema alla ricerca del nostro tempo
Festival Il Fid Marseille nel segno della fluidità tra «generi», retrospettiva con Apichatpong Weerasethakul. Tra i titoli del concorso internazionale, «Haruhara san’s Recorder» del regista giapponese Kyoshi Sugita
Immagine tratta da «Haruhara san’s Recorder» di Kyoshi Sugit
Festival Il Fid Marseille nel segno della fluidità tra «generi», retrospettiva con Apichatpong Weerasethakul. Tra i titoli del concorso internazionale, «Haruhara san’s Recorder» del regista giapponese Kyoshi Sugita
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 23 luglio 2021
Cristina PiccinoMARSIGLIA
Il passaggio da Cannes a Marsiglia attraversa un mondo proprio come ritrovarsi dai «fasti» – quest’anno piuttosto stonati – del festival sulla Croisette nelle atmosfere amicali del Fid Marseille, il Festival internazionale del documentario – rimasto solo nel nome in una selezione che da anni si orienta alla fluidità dei generi. Fid Marseille numero 32 slittato in avanti nel suo tradizionale mese di luglio – occupato appunto da Cannes – che si è aperto lunedì, con la proiezione di Mano a Mano, «duetto musicale tra Eric Cantona e Rodolphe Burger filmato da Priscilla Telmon e Mathieu Moon Saura, seguito dal...