Alias Domenica

Le maledizioni di Ovidio dal confino, fatica improba per i filologi

Statuetta egizia di ibis in alabastro e bronzo, ca. 1000 a.C, collez. privataStatuetta egizia di ibis in alabastro e bronzo, ca. 1000 a.C, collez. privata

Classici latini Una recente, mediocre edizione dell’Ibis, il virulento e sofisticato poemetto composto dal poeta augusteo a Tomi, fa rimpiangere gli studiosi di un tempo: da Housman a un La Penna trentenne...

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 19 maggio 2024
Quando muore un uomo come Antonio La Penna non ci si può fermare a un bilancio dei suoi innumerevoli contributi di studioso, ma bisogna analizzare – come fa Mario Citroni in questo stesso numero di «Alias» – l’influsso che egli ha esercitato sulla cultura del proprio tempo, stimolando allievi, emuli, avversari. È d’altra parte inevitabile che in una circostanza come questa si senta il bisogno di riesaminare e ridiscutere le opere maggiori del grande maestro scomparso. Spinto da questo impulso, e anche dalla pubblicazione di un recente volume su cui torneremo, ho ripreso in mano l’edizione critica dell’Ibis di Ovidio...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi