Cultura

Le mani sugli stadi di calcio. Primo passo per sfasciare le città

Le mani sugli stadi di calcio. Primo passo per sfasciare le cittàLe scale elicoidali dello stadio Artemio Franchi realizzato da Pier Luigi Nervi

Architettura Con la scusa di «sburocratizzare» le procedure, si vuole limitare l’autorità delle soprintendenze. La finalità immediata del provvedimento riguarda lo stadio fiorentino «Artemio Franchi», costruito da Pier Luigi Nervi nel 1932 nell’area di Campo di Marte

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 4 settembre 2020
Indigna l’approvazione dell’emendamento presentato da Matteo Renzi per «sburocratizzare» le procedure autorizzative per la trasformazione degli stadi di calcio. Con il limitare dell’autorità delle soprintendenze si crede «di dare una mano concreta alle città e ai lavoratori», come si è premunito di dire il leader di Italia Viva. Si tratta, però, dell’ennesima azione tesa a deregolamentare il settore degli appalti, dove il partito renziano svolge un ruolo di primo attore. OCCORRE DIRE ANCHE, al di là dello specifico calcistico generale, che la finalità immediata del provvedimento riguarda in specie lo stadio fiorentino «Artemio Franchi», costruito da Pier Luigi Nervi nel...

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