Cultura

Le mille e una «storietta» nell’imbuto del sangue

Le mille e una «storietta» nell’imbuto del sangueBlu

SCAFFALI «Del terrorismo come una delle belle arti» di Mario Perniola per Mimesis. Gli anni Settanta e le «formazioni combattenti» attraversio il grimaldello della filosofia

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 25 marzo 2016
Autobiografia politica e intellettuale di una generazione tra Roma e il Giappone, con puntate in Francia tra un convegno sul surrealismo a Cérisy-La-Salle e i luoghi dove Guy Debord e i situazionisti nutrirono l’ultimo legame tra le avanguardie artistiche e la rivoluzione. Affabulanti, dolenti, amanti, tremende: sono le otto «storiette» contenute in Del terrorismo come una delle belle arti di Mario Perniola (Mimesis, pp. 211, euro 16) che intrecciano i ritratti familiari, gli amori di una vita e le traiettorie rivoluzionarie della generazione 68, facendo anche la scelta della lotta armata. La «storietta», scrive con ironia uno dei perturbanti filosofi...

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