Politica
Le mosse di Salvini per fermare l’asse Pd-M5S
Governo Verso l'appuntamento decisivo del 20 agosto, quando Conte riferirà in senato sulla crisi ancora formalmente non aperta. Il ministro dell’interno studia un’altra proposta a sorpresa. È finito all’angolo, ma può ancora uscirne. Sfruttando l’incrocio con la riforma costituzionale che taglia i parlamentari
Governo Verso l'appuntamento decisivo del 20 agosto, quando Conte riferirà in senato sulla crisi ancora formalmente non aperta. Il ministro dell’interno studia un’altra proposta a sorpresa. È finito all’angolo, ma può ancora uscirne. Sfruttando l’incrocio con la riforma costituzionale che taglia i parlamentari
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 18 agosto 2019
La decadenza epistolare della crisi «salvo intese» rende chiarissima la ragione per la quale Matteo Salvini, mentre attacca il «partito delle poltrone» e scrive nero su bianco di avere una linea diversa da quella del presidente del Consiglio, non si è dimesso da ministro dell’interno. La propaganda sulla pelle dei migranti è l’ultima arma che ha a disposizione per tentare di uscire dall’angolo dove si è cacciato da solo. E infatti continua a usare il suo ruolo al Viminale (non il suo ufficio, perché non dimentica di postare le quotidiane foto in costume) per anticipare notizie da Lampedusa e commentarle...