Internazionale
Le opposizioni siriane cambiano idea a metà
Siria Oggi i gruppi anti-Assad arrivano a Ginevra alla caccia di altre rassicurazioni. I kurdi di Rojava, estromessi, annunciano: «Non accetteremo i risultati del negoziato»
L'inviato Onu per la Siria de Mistura – Reuters
Siria Oggi i gruppi anti-Assad arrivano a Ginevra alla caccia di altre rassicurazioni. I kurdi di Rojava, estromessi, annunciano: «Non accetteremo i risultati del negoziato»
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 31 gennaio 2016
Mentre a Ginevra va di scena la pantomima del dialogo, Medici Senza Frontiere riporta del decesso di altre 16 persone a Madaya: morti di fame che si aggiungono alle 30 vittime della fine del 2015, prima dell’ingresso di (pochi) aiuti umanitari nella città assediata, all’esterno dall’esercito governativo e all’interno dai miliziani islamisti di opposizione. L’interessamento del mondo, a orologeria, si è spento presto: serviva ad indebolire Damasco in vista del negoziato. Per questo altre realtà, molto simili a Madaya, non sono finite sotto gli stessi riflettori: è il caso di Deir Ezzor, dove si muore di fame nelle zone controllate...