Cultura
Le pagine salmastre di un Omero caraibico
Ritratti Il poeta e drammaturgo, premio nobel per la letteratura nel 1992, è morto all'età di 87 anni. Il mare è stato il testo comune con cui ha cantato l'epos del suo arcipelago, in un percorso dove è stato via via schiavo, esule, irredentista, viaggiatore «fortunato», bardo/menestrello afro-greco
Derek Walcott
Ritratti Il poeta e drammaturgo, premio nobel per la letteratura nel 1992, è morto all'età di 87 anni. Il mare è stato il testo comune con cui ha cantato l'epos del suo arcipelago, in un percorso dove è stato via via schiavo, esule, irredentista, viaggiatore «fortunato», bardo/menestrello afro-greco
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 18 marzo 2017
Nel 2010, mentre negli Stati Uniti usciva White Egrets (Egrette bianche), l’ultima raccolta poetica di Derek Walcott, in Italia l’editore Adelphi pubblicava il poderoso Isole. Poesie scelte. 1948-2004, un’ampia selezione dai dodici volumi apparsi nel corso di una carriera di quasi sessant’anni. I due eventi sembravano programmati per cadere in coincidenza dell’ottantesimo compleanno del grande poeta dei Caraibi (e non solo dei Caraibi), premio Nobel nell’allusivo 1992, quasi in omaggio gemellare da entrambe le sponde di quell’oceano dell’«odissea guineana» che, per Walcott, nato – come teneva a ricordare più volte – sotto il segno zodiacale dell’acqua è stato oscura origine...