Cultura
Le pagine vietate della narrativa libica
Censura Venticinque tra autori e curatori dell’antologia «Sun over closed windows» sono vittime di attacchi e minacce di morte su media nazionali e social network, perché la raccolta contiene brani risalenti alla rivoluzione del 2011
Censura Venticinque tra autori e curatori dell’antologia «Sun over closed windows» sono vittime di attacchi e minacce di morte su media nazionali e social network, perché la raccolta contiene brani risalenti alla rivoluzione del 2011
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 7 settembre 2017
Nel 1988 lo scrittore indiano Salman Rushdie veniva condannato a morte con una fatwa emessa dall’ayatollah Khomeini per il contenuto del suo libro più celebre, I versi satanici. Dopo qualche tempo, veniva posta una taglia sulla sua testa, dando il via a un inasprimento degli attacchi che avranno come bersaglio anche i traduttori dell’opera: il giapponese Hitoshi Igarashi verrà ucciso, l’italiano Ettore Capriolo ferito. A DISTANZA di quasi 30 anni, la violenza verbale riesce a essere uno strumento di censura altrettanto efficace, grazie al potere della rete: nel 2017, in Libia, venticinque tra autori e curatori dell’antologia Sun over closed...