Cultura

Le parole per abitare la Medina

Le parole per abitare la MedinaDiana Darke nella sua casa di Damasco

INTERVISTA Un incontro con la scrittrice britannica Diana Darke, autrice de «La mia casa a Damasco», per Neri Pozza

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 26 aprile 2018
Acquistare una casa è sinonimo di mettere radici. Se poi la dimora si trova nella medina di Damasco, allora vuol dire creare un rapporto intimo con la città, conquistando uno spazio inedito nel cuore di una capitale malinconica e misteriosa. «In Siria mi sono sempre sentita a casa. Forse sono stata siriana, in una mia vita precedente». Diana Darke, scrittrice britannica esperta di cultura islamica, è rimasta folgorata dal paese fin dal ’78, quando, per la prima volta, è atterrata all’aeroporto di Damasco. Poi, nel 2005, la decisione di acquistare la Bait Barrudi, letteralmente casa del venditore di polvere da...

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